Questo corso nasce dall’incontro tra lo Yoga, la Meditazione e il Jeet Kune Do quest’ultima è una disciplina creata da Bruce Lee che attraversando lo studio di varie arti marziali guida l’allievo verso l’evoluzione continuativa di un proprio stile di combattimento.

Il Jun Fan Gung Fu (Jeet Kune Do) è stata riconosciuta ufficialmente come arte marziale dall’Accademia cinese di boxe il 27 marzo 1981. Non è una disciplina estremamente specifica, ma piuttosto una metodologia efficace per approfondire lo studio di varie arti marziali che guida l’allievo verso l’evoluzione continuativa di un proprio stile di combattimento.

Tratto dal libro ”Il Jeet Kune Do. Il libro segreto di Bruce Lee”
Il JKD è illuminazione. E’ uno stile di vita, significa possedere forza di volontà e controllo delle volontà, però deve essere illuminato dall’intuito. Mentre durante l’allenamento l’allievo deve essere attivo e più dinamico possibile, durante l’incontro esso deve essere calmo e imperturbabile, deve sentirsi come se non si stesse svolgendo un evento drammatico. Deve comportarsi in modo normale, la sua espressione non deve cambiare, nulla deve rivelare che è impegnato in una lotta mortale. Gli strumenti, sue armi naturali, hanno il duplice scopo: 1) di distruggere l’avversario, annientamento di tutto ciò che ostacola la pace, la giustizia e l’umanità
2) di distruggere i tuoi impulsi dettati dall’istinto di autoconservazione, di distruggere tutto ciò che turba il tuo spirito; non di danneggiare l’avversario, ma di vincere la tua ansia, la tua collera a la tua follia.

Vuota la tua coppa affinché possa essere riempita, per essere partecipe della totalità fa’ il vuoto dentro di te . La sostanziale assenza di una tecnica stereotipata rende liberi e totali. Sono ammessi tutti i movimenti e tutte le traiettorie (linee). La non-interruzione come base è tipica delle funzioni umane. Fa parte della natura originaria dell’uomo. Quando funziona normalmente, il pensiero non si arresta; pensieri passati, presenti e futuri fluiscono ininterrottamente. Assenza di pensiero, come dottrina, significa non lasciarsi coinvolgere nel processo ideativo, non lasciarsi influenzare dai fatti esterni, pensare e non pensare.

Il Tao ci da una netta immagine di come l’equilibrio è alla base di ogni manifestazione, su questa linea il corso è il frutto di una profonda ricerca… la vita attraverso attraverso le sue vicissitudini ci porta ad attraversare varie fasi… Lo Yoga e il Jeet Kune Do legati attraverso la meditazione ci permettono in sinergia un equilibrio degli opposti sia da un punto di vista fisico che psicologico Non a caso abbiamo scelto questi 2, entrambi si prestano ad una integrazione per loro natura.. Una presa di coscienza non significa fuga dal mondo ma perfetta adesione ad ogni evento ed efficacia nel momento presente….

Lo yoga è un buon supporto marziali perchè una pura presenza vuota si traduce in massima efficacia …la differente percezione della paura e di altri contenuti mentali , permette, durante un combattimento di aumentare la lucidità nell’azione inoltre da un punto di vista fisico una maggiore elasticità migliora il potenziale durante il combattimento oltre a ridurre la probabilità che il corpo si contragga in maniera eccessiva come risultato della tensione data dal combattimento…Le Arti marziali servono allo Yoga perché portano efficacia e rapidità di azione, la prontezza di riflessi che si sviluppa nelle arti marziali porta ad una maggiore capacità di prendere decisioni in tempi rapidi senza perdersi in estenuanti dialoghi interiori…